Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com Teatro e alimentazione - Ingredienti di scena

Teatro e alimentazione

"la ricerca delle nostre esigenze nutrizionali dipende non solo dall'idea di quanto un alimento possa essere sano o calorico, ma dal modo in cui viviamo l'esperienza con il cibo"

Un nuovo binomio

Ho riflettuto sul binomio teatro-alimentazione durante i miei studi in Pedagogia Teatrale in cui mi sono resa conto come entrambe le discipline – educazione alla teatralità e educazione all’alimentazione – possano contribuire, per diversi motivi ma nella stessa misura, allo sviluppo e all’armonia psico-fisica di un individuo.

Un percorso teatrale, infatti, può avere come finalità l’acquisizione delle tecniche sceniche e performative dell’attore – che rendono quest’ultimo pronto al palcoscenico – ma anche obiettivi educativi, di socializzazione e di apprendimento di nuovi linguaggi creativi che predispongono l’individuo ad una conoscenza di sé e a alla gestione della sfera emozionale anche fuori dalla scena.
Il teatro, così vissuto e fuso con un percorso di educazione all’alimentazione, diventa duplice strumento educativo che da un lato promuove la stimolazione continua dell’espressività e del pensiero creativo, dall’altro mira alla conoscenza della composizione degli alimenti e alla definizione dei criteri base per un’alimentazione corretta.

Alimentazione

Per diversi anni mi sono occupata di Qualità, Nutrizione e Sicurezza Alimentare nel settore della Grande Distribuzione Organizzata e già dai primi anni di esperienza lavorativa è stato chiaro quanto le concezioni di qualità alimentare e di alimentazione sana siano estremamente influenzate da cultura, religione, stile di vita, così come dal marketing e dai trend del momento che caratterizzano una popolazione.

I fast food, i take away e il consumo di pasti fuori casa sono parte della cultura alimentare di questa generazione. Anche da parte dei bambini emerge la predisposizione alla selezione di alcuni alimenti, scelti in base al colore, alla consistenza e la conseguente tendenza ad un’alimentazione selettiva e ripetitiva. Le motivazioni raccolte nella mia esperienza sono state molteplici: le abitudini alimentari dei genitori, la disponibilità di cibo e di snack, le strategie di nutrizione utilizzate a casa, il timore del nuovo dal parte del bambino. 

Teatro

Il metodo teatrale, che vede anche la condivisione delle proprie esperienze con il gruppo, porta bambini e ragazzi ad un approccio di apertura e curiosità, piuttosto che di resistenza, anche nella scoperta di tutti quegli alimenti che hanno affermato di non gradire (come le verdure).

L’obiettivo di questo percorso diventa allora quello di rendere i bambini e ragazzi consapevoli delle proprie scelte alimentari guidandoli attraverso il gioco, la conoscenza degli alimenti e la ricerca delle proprie esigenze nutrizionali, senza dimenticare la dimensione del gusto, della convivialità e della condivisione che passano attraverso il consumo del cibo.

Consumare cibo di qualità non significa semplicemente consumare qualcosa che sia “più buono” di altri alimenti, così come mangiare in maniera equilibrata non significa semplicemente soddisfare il senso di sazietà. Quando mangiamo compiamo una serie di esperienze altrimenti non ripetibili. Esattamente come accade nell’esperienza teatrale.

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